Descrizione
Nel calice, Guerrin Meschino si svela come un rubino prezioso, un gioiello catturato in una poesia liquida. I suoi riflessi violacei sono il tramonto di un’estate indimenticabile, quando il sole si tuffa nell’orizzonte.
Al naso è una sinfonia di eleganza, un’ode al mistero dell’enologia. La prugna, tenera e succulenta, si erge come un’antica melodia, mentre le spezie danzano nell’aria con grazia e intrighi segreti. È un profumo che ci fa viaggiare indietro nel tempo, fino a terre lontane e memorie dimenticate.
In bocca, è una carezza, un abbraccio vellutato che avvolge il palato con grande pienezza. La sua essenza è la poesia che si scioglie in un sorso, una poesia secca come le parole di un poeta ma allo stesso tempo avvolgente come la danza di una ballerina.
Il Primitivo è il compagno perfetto per i piaceri della tavola. Accompagna le carni rosse con la sua forza gentile, si mescola con la cacciagione come un amico d’infanzia ritrovato e trova un’anima gemella tra i formaggi stagionati, come se fosse una storia d’amore che dura nel tempo.
In ogni sorso è racchiusa la poesia della Puglia, la storia di una terra che parla attraverso i suoi frutti e i suoi sapori. E in ogni calice, si può cogliere l’anima del Primitivo, un’essenza che sa di passione, tradizione e bellezza.
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